È stato effettuato il
sequestro anticipato di beni mobili e immobili, ai fini della
successiva confisca, per un valore complessivo di oltre 3
milioni di euro, nell'operazione Game Over della polizia di
Alessandria. Si tratta di dodici immobili, oltre a un garage, e
tredici società con relativi compendi aziendali: tra queste, una
società gestiva una piscina, due gestivano ristoranti, tre
avevano in gestione altrettanti locali notturni. Sequestrati
anche ventotto rapporti bancari, due cassette di sicurezza,
contanti, sette auto Bmw di grossa cilindrata. Sono tutti beni
riconducibili a tre soggetti, residenti in città, già noti alle
forze dell'ordine, riferiti come "dalla marcata pericolosità
sociale".
Risultati legati alla gestione di tre night club in
provincia, in un arco temprale di tra venti e trent'anni anni
sono stati colpiti più volte da arresti, denunce, custodie
cautelari per fatti che vanno dallo sfruttamento della
prostituzione al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Oltre a spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di arma
clandestina e lesioni aggravate dall'uso di un'arma da fuoco.
Reati che hanno permesso anche di accumulare ingenti patrimoni.
Così come emerso nella ricostruzione della divisione
anticrimine, portata dal questore di Alessandria, Sergio Molino,
davanti al Tribunale di Torino, sezione misure di prevenzione,
con la proposta di misura personale - con l'applicazione della
sorveglianza speciale di pubblica sicurezza - e patrimoniale -
con il sequestro anticipato - colpendo i beni riconducibili a
queste persone.
L'importanza dell'operazione, come sottolineato da Riccardo
Calcagno, dirigente Squadra Mobile, è che si va a colpire la
stessa ragion d'essere dei reati, sempre riconducibili alla
gestione di locali notturni: "Una volta colpito il lucro e il
reinvestimento di questo lucro, siamo convinti si porti a un
abbassamento delle motivazioni che portano a compiere questi
reati".
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