Per tutto il fine settimana dal 15
al 17 marzo il Museo del Risorgimento offrirà ai suoi visitatori
la riapertura straordinaria al pubblico della Camera dei
deputati del Parlamento Subalpino, l'unica aula parlamentare
rimasta integra in Europa tra quelle nate con le costituzioni
del 1848, accolta a partire da quell'anno del salone d'onore del
palazzo dei principi di Carignano e riconosciuta monumento
nazionale dal 1898.
È qui infatti che si svolse l'attività legislativa del Regno
sardo tra l'8 maggio 1848 e il 28 dicembre 1860. È in questa
aula parlamentare che personaggi come Camillo Cavour, Giuseppe
Garibaldi, Alessandro Antonelli, Cesare Balbo, Massimo
d'Azeglio, Vincenzo Gioberti, Quintino Sella e centinaia di
altri posero le basi della nostra democrazia e avviarono il
processo di unificazione del paese. Dal 1938, anno del
trasferimento del Museo a Palazzo Carignano, la Camera è
diventata parte integrante dell'esposizione.
Domenica 17 marzo inoltre alcuni musicisti e cantanti
intoneranno canti che raccontano la storia del Risorgimento.
Nell'Italia del 1848, quando gran parte della popolazione era
analfabeta, i fatti venivano raccontati attraverso la musica:
l'Ottocento italiano è infatti punteggiato da una miriade di
composizioni che devono essere considerate come veri e propri
articoli di giornale, colorite rappresentazioni che rievocano le
tavole illustrate della Domenica del Corriere e che affidano
alla musica il compito di far rivivere episodi di cronaca e
anniversari, inaugurazioni e progressi tecnologici, feste e
lutti.
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