/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Tentata estorsione', assoluzione definitiva per capo ultrà Juve

'Tentata estorsione', assoluzione definitiva per capo ultrà Juve

Verdetto Cassazione dopo sentenza di appello sul caso biglietti

MILANO, 19 marzo 2024, 10:51

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' definitiva l'assoluzione di Loris Grancini, storico capo dei Viking, gruppo ultrà della curva della Juventus, che era stato condannato in primo grado nel dicembre 2019 a 5 anni e mezzo per tentata estorsione e poi assolto con formula piena nell'aprile del 2022 dall'accusa di aver minacciato, assieme ad altri, il titolare di una società milanese di eventi sportivi per costringerlo, sosteneva la Procura milanese, "a procurare loro biglietti" con una "corsia preferenziale" per le partite, tra cui un match di Champions tra Juve e Real Madrid del 2015.
    I giudici della terza penale d'appello (Gazzaniga-Gargiulo-Lai) avevano assolto "perché il fatto non sussiste" Grancini, difeso dall'avvocato Luca Ricci, e con la stessa formula anche gli altri due ultrà imputati Christian Mauriello (per lui 5 anni in primo grado) e Christian Fasoli (che era stato condannato a 4 anni), difesi entrambi dall'avvocato Marco Ventura. La Cassazione ora ha dichiarato inammissibile il ricorso del titolare della società di eventi sportivi, che con la sua denuncia aveva fatto scattare le indagini condotte dalla Digos e coordinate dal pm Enrico Pavone.
    Secondo l'accusa poi caduta, Grancini sarebbe entrato nel 2017 nel punto vendita biglietti a Milano, assieme a Mauriello e Fasoli, e tra le altre cose avrebbe detto: "Bello alto qui, sai come brucia facilmente?". Ipotesi d'accusa che non hanno retto in secondo grado. Il "riferimento all'origine calabrese dei destinatari dei biglietti" che, secondo l'accusa, l'ultrà avrebbe preteso "non può dirsi di per sé minaccioso", aveva scritto la Corte nelle motivazioni delle assoluzioni.
    Per i giudici, poi, "non aveva alcun fine logico tenere condotte minacciose, allo scopo di ottenere la consegna di biglietti che erano già stati annullati, su richiesta della società".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza