Un esposto sul caso di Alvaro N.S.,
il 31enne detenuto nel carcere 'Lorusso e Cutugno' di Torino,
che il 24 marzo si è tolto la vita impiccandosi alle sbarre
della sua cella, è stato presentato in procura dalla Camera
penale del Piemonte occidentale. Sul caso è in corso
un'inchiesta per istigazione al suicidio.
L'associazione degli avvocati osserva che l'uomo "non doveva
essere in carcere perché già a fine novembre 2023 avrebbe
dovuto, su ordine di un magistrato, essere collocato in una Rems
a causa delle condizioni psichiatriche che hanno contribuito al
suo gesto anticonservativo".
Invece "ha atteso invano, per ben quattro mesi, che venisse
dato corso al provvedimento che nel disponeva la collocazione in
una struttura adeguata nella quale avrebbe dovuto e potuto
effettuare anche il corretto ed efficace percorso di cura". La
Camera penale, parlando di "detenzione ingiusta e illegittima",
chiede che vengano svolti accertamenti sulla mancato
trasferimento e sulle attuali condizioni delle Rems con
particolare riferimento "all'adeguatezza o meno dei posti
disponibili".
L'esposto è firmato dal presidente dell'associazione, Roberto
Capra, e da Davide Mosso, componente dell'Osservatorio carcere
dell'Unione delle Camere penali.
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