La Regione Piemonte rinnova il suo
impegno per la valorizzazione e promozione dei beni
ecclesiastici, stanziando 2,3 milioni di euro, di cui 1,2
milioni per musei, archivi e biblioteche, 700mila per le
cattedrali e 400mila per la conservazione del patrimonio
storico-artistico delle cappelle diffuse. Lo prevede il rinnovo
della convenzione, operativa da 7 anni, per la valorizzazione
dei beni culturali ecclesiastici fra Regione e Conferenza
Episcopale, che prevede un nuovo programma di interventi fino al
2026 con un co finanziamento della Cep di un milione.
Fra le iniziative, la creazione di un sistema integrato per
la fruizione turistico-culturale, che colleghi cattedrali, musei
diocesani e chiese lungo i percorsi devozionali, con una app in
tre lingue e il coinvolgimento di oltre 2.000 volontari
culturali e del sistema di 'Chiese a Porte Aperte', grazie ai
quali oltre 600 luoghi religiosi saranno resi ancora più
accoglienti e accessibili.
"In 7 anni - dice l'assessora regionale alla Cultura,
Vittoria Poggio - abbiamo dato forza ed efficacia ai soggetti
culturali ecclesiastici che sono un valore inestimabile per il
nostro territorio e vogliamo proseguire su questa strada. Anche
valorizzando realtà come quella delle cappelle diffuse, che si
trovano nei piccoli comuni e borghi, e che devono diventare
patrimonio del territorio avvicinando visitatori e turisti anche
attraverso attività al loro interno".
"Con questa convenzione - aggiunge monsignor Derio Olivero,
delegato Cep per i Beni Culturali Ecclesiastici - a livello
nazionale siamo considerati un laboratorio di sperimentazione di
strategie per la gestione e la valorizzazione del patrimonio
culturale, con le istituzioni lavorano insieme per creare una
società più vivibile, dando a tutti la possibilità di fruire al
meglio dei beni culturali. Un progetto - conclude mons. Olivero
- di creazione di civiltà".
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