Il convegno 'Change in Cardiology
4.0', che si terrà da domani fino a sabato, al Lingotto di
Torino e che ospiterà la comunità scientifica internazionale, si
concentrerà sulle connessioni fra malattia cardiaca e diabete,
un mix letale soprattutto per le donne. Secondo gli studi è
dimostrato che il diabete raddoppia il rischio di eventi
cardiovascolari, in particolare il rischio di coronaropatia, che
cresce in maniera proporzionale ai valori di glicemia e aumenta
del 10% la possibilità di morte per cause cardiovascolari. Le
donne con diabete di tipo 2 hanno un rischio di complicanze e di
mortalità più alto rispetto agli uomini affetti dalla stessa
malattia: nelle donne cardiopatiche il rischio di diabete
triplica il rischio di morte.
"Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel
mondo occidentale - spiega Giuseppe Musumeci, direttore di
Cardiologia all'ospedale Mauriziano di Torino, tra gli
organizzatori scientifici dell'evento - In Italia si registrano
100mila infarti all'anno, in Piemonte 14mila".
Oltre alla connessione diabete-cuore un altro tema che verrà
discusso riguarda la possibilità dei cardiologi di riparare e
sostituire le valvole cardiache, aorta e la mitrale, senza
necessità di intervento chirurgico. "Anche in questo il Piemonte
avanti, l'anno scorso sono stati eseguiti quasi mille interventi
e il Mauriziano è il terzo centro in Italia con 274 interventi
eseguiti"; sottolinea Musumeci.
A Torino saranno presenti Mikhail Kosiborod e Renu Virmani,
Dominick J. Angiolillo, fra i massimi esperti di terapia
antitrombotica, Marc Bonaca e Robert Giugliano, ricercatori e
clinici di fama mondiale nell'ambito della Cardiologia e della
terapia ipolipemizzante.
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