Sabotaggio: di questo reato deve
rispondere in tribunale a Torino un operaio accusato di avere
deliberatamente danneggiato un macchinario nella fabbrica dove
lavorava e dove era anche sindacalista. L'uomo, 44enne, è difeso
dall'avvocato Guido Orlando e si professa innocente. Il legale
di parte civile per 'azienda, Massimo Usseglio, ha fatto però
presente che nel 2023 la sezione lavoro della Corte di Appello
subalpina ha sostanzialmente convalidato il suo licenziamento.
Così come ricostruito dalla pubblica accusa, l'episodio risale
al periodo delle vacanze natalizie tra il 27 dicembre 2019 e il
7 gennaio 2020 quando la produzione era stata sospesa e alcuni
operai lavoravano alla pulizia dei macchinari.
Alla ripresa delle attività una mezza dozzina di impianti
risultarono in tutto o in parte non funzionanti: fili tagliati
di netto e valvole svitate di proposito furono gli inconvenienti
riscontrati. L'imputato, però, deve rispondere per i danni
patiti da un solo macchinario. Quanto al movente, finora non
sembra sia stato individuato. Sul caso hanno indagato i
carabinieri.
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