Dopo gli scontri con la polizia della mattinata, un gruppo di una decina di ragazzi e ragazze hanno fatto irruzione al grido di 'Palestina libera' nel Castello del Valentino di Torino, dove è in corso la Conferenza degli addetti scientifici e spaziali. I ministri Tajani, Bernini, Lollobrigida e Pichetto avevano già lasciato l'edificio dopo aver partecipato alla sessione mattutina del convegno. La maggior parte dei ragazzi - che affermavano di essere studenti del politecnico di Torino - è stata bloccata prima dell'ingresso nel Salone d'Onore, dove si attendeva la ripresa pomeridiana dell'evento. Solo una ragazza è riuscita ad entrare con una bandiera palestinese. "Prendete posizione contro un genocidio contro il popolo palestinese e il popolo curdo", ha gridato la ragazza che è riuscita ad entrare nel salone. "Non vogliono interrompere gli accordi con Israele e voi state qui a discutere mentre c'è gente che muore". Dopo qualche minuto, la ragazza è stata portata via con la forza dalla sala. Il gruppo di manifestanti si è quindi diretto verso l'uscita dell'edificio, ma è stato bloccato dagli agenti in assetto antisommossa, che ne ha impedito l'uscita in un primo momento. Dopo alcuni minuti di attesa senza particolari tensioni, le forze dell'ordine hanno lasciato uscire il gruppo di protesta.
I cordoni della polizia hanno respinto con gli scudi i manifestanti dei collettivi universitari di Torino che stavano cercando di raggiungere il castello del Valentino dov'è in corso la conferenza degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli con l'annunciata presenza di numerosi ministri. Una cinquantina di attivisti ha cercato di aggirare le forze dell'ordine e c'è stato un parapiglia con la polizia che ha utilizzato gli scudi per respingere i giovani, in corso Cairoli, a qualche centinaia di metri dal castello del Valentino. Sette poliziotti sono rimasti contusi durante i tentativi di sfondamento da parte dei manifestanti. Anche i manifestanti affermano che ci sono stati dei feriti nelle loro file.
Oltre 30 persone sono state identificate dalla Digos tra cui militanti del centro sociale Askatasuna che hanno coordinato - secondo gli investigatori - i vari tentativi di sfondamento durante la mattinata. Gli identificati verranno denunciati. Alla fine del corteo, gli attivisti hanno lanciato un appello per partecipare alla fiaccolata di mercoledì per il 25 aprile, dove sarà presente uno spezzone dei centri sociali e dei pro Palestina.
Solidarietà alle Forze dell'ordine per l'ennesimo e inaccettabile attacco da parte di centri sociali e collettivi. Questa mattina sette agenti sono rimasti contusi a Torino a seguito del tentativo da parte di un violento gruppo di attivisti di sfondare un cordone di polizia nei pressi del Castello del Valentino. Condanniamo con fermezza quanto accaduto, lo Stato è accanto a chi difende la libertà e la sicurezza di tutti i cittadini". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.
"Voglio unirmi alla solidarietà che Tajani ha espresso alle forze dell'ordine, perché in questi giorni vanno difesi i diritti previsti nella nostra preziosa Costituzione e ci tocca invece vedere squadracce organizzate che tentano di impedire in un'università un convegno che parla al mondo attraverso i suoi addetti per le politiche estere, la scienza, che non è legata a una ideologia, a un posizionamento politico ma è nell'interesse dell'umanità". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine della Conferenza degli addetti scientifici a Torino.
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