Aiutare il mondo dell'horeca a
diventare più digitale e a sviluppare l'innovazione. E' la
mission della torinese Linguì, una piattaforma che ha
sviluppato, anche ricorrendo all'intelligenza artificiale, una
serie di servizi digitali per i ristoranti, dal cassetto fiscale
fino alla creazione di banche date dei clienti con l'indicazione
delle loro preferenze e alla funzione 'No-show' che consente di
tracciare i dati dei clienti che hanno prenotato e poi, senza
avvertire, non si sono presentati.
La 'rivoluzione digitale' destinata ai locali di ristorazione
- è stato spiegato alla presentazione, alle Ogr di Torino -
consente ai gestori dei ristoranti di organizzare un menu
digitale multilingue, un sistema di ordini a pagamenti
direttamente al tavolo, registratore di cassa digitale,
prenotazione online senza commissioni attraverso Google,
gestione delle recensioni che privilegi quelle positive,
gestione del ticket pasto.
Il nome Linguì è ispirato ad Alfredo Linguini, il
protagonista del film d'animazione Ratatouille, che da sguattero
si trasforma in chef.
"L'idea, nata nel 2020 - ha spiegato Giulia Cipullo, sales
manager di Linguì - è quella di svecchiare il mondo della
ristorazione italiana, renderlo più veloce e smart", con
l'obiettivo di "espanderci anche fuori dall'Italia", aggiunge
Vittoria Berruto (marketing e brand communication).
A Linguì hanno già aderito una quarantina di locali di varie
tipologie. E' stato calcolato che la 'svolta digitale' porta a
un aumento medio del 28% delle entrate, del 52% dei clienti
fidelizzati e del 39% degli ordini gestiti.
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