In alcune migliaia sono scesi a
Torino in piazza per il tradizionale corteo del Primo maggio,
nonostante una fitta pioggia che ha accompagnato la
manifestazione per tutto il suo percorso dalla centralissima
piazza Vittorio Veneto a Piazza San Carlo.
Stesso punto di arrivo e stesso punto di partenza di sempre
ma con un tragitto differente per via dei lavori in corso in via
Po. Ad aprire i sindacati Cgil, Cisl e Uil e il sindaco Stefano
Lo Russo con a fianco l'assessora comunale e candidata alla
presidenza della Regione Piemonte per il centrosinistra Gianna
Pentenero. In coda ha sfilato lo spezzone dell'opposizione
sociale, molto numeroso aperto, da una grossa bandiera della
Palestina dietro cui si sono ritrovati gli attivisti del centro
sociale Askatasuna e i vari collettivi studenteschi e i No Tav e
la sinistra radicale. Molti gli slogan contro il governo e
contro la presidente del consiglio Giorgia Meloni.
"Siamo in tanti nonostante il governo abbia tentato di
demonizzarci" afferma un delegato della Cgil. "La pioggia non ci
ha fermato, Torino deve rialzare la testa" dicono dalla Cisl.
Sul palco in piazza San Carlo ci sono stati gli interventi
del sindaco, di un delegato della Cisl Fp che lavora
all'ospedale Mauriziano, una delegata Uiltucs impiegata nella
rete Carrefour, un delegato Fiom agli Enti centrali di Mirafiori
e in rappresentanza dei sindacati confederati il segretario
generale Uil Torino e Piemonte Gianni Cortese. Nonostante i
timori non si sono registrate tensioni durante la manifestazione
e i centri sociali sono saliti sul palco dopo che è stato
lasciato dalle istituzioni.
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