Le imprese raccontano il loro
rapporto con l'arte. E' il tema al centro del volume "Il segno
dell'arte nelle imprese. Le collezioni corporate italiane per
l'arte moderna e contemporanea", presentato presso la Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo.
Il volume, edito da Marsilio Arte, su iniziativa di
Confindustria, con il patrocinio del Ministero della Cultura,
accoglie immagini e storie di 57 collezioni di arte moderna e
contemporanea custodite dalle imprese.
Il progetto è nato su iniziativa di Katia Da Ros, vice
presidente per Ambiente, Sostenibilità e Cultura, e di Antonio
Alunni, presidente del Gruppo tecnico Cultura di Confindustria,
con l'obiettivo di promuovere un fenomeno poco conosciuto al
grande pubblico e valorizzare il ruolo delle imprese come motore
di crescita non solo economica, ma anche civile, sociale e
culturale dei territori.
Da una ricerca condotta da Nomisma nel 2021 (commissionata
dal gruppo Apollo con il sostegno di Intesa Sanpaolo) emerge che
il mercato dell'arte ha un potenziale economico rilevante: nel
2019 ha generato un giro di affari pari a 1,46 miliardi di euro,
con un impatto complessivo pari a 3,78 miliardi di euro (effetto
moltiplicatore pari a 2,60) con 36mila lavoratori coinvolti.
"Per cogliere questo potenziale, occorre promuovere gli
investimenti delle imprese in arte e cultura, attraverso policy
e strumenti regolatori adeguati ed efficaci. Invece, registriamo
l'assenza di un framework soddisfacente, a partire dalla stessa
definizione di collezioni d'arte d'impresa. L'obiettivo, quindi,
è anche di richiamare l'attenzione degli interlocutori
istituzionali su tali aspetti", ha sottolineato Da Ros.
"Abbiamo voluto fare una fotografia del collezionismo e del
mecenatismo, ma anche fare capire al pubblico e alle istituzioni
che il Paese ha bisogno di arte contemporanea. In Italia manca
una disciplina delle collezioni d'arte delle imprese e dal punto
di vista fiscale non si premiano gli investimenti in arte"
spiega Alunni. "Parlare di arte vuol dire parlare di futuro. Più
riusciremo a portare l'arte nelle imprese, più riusciremo a
capire questo sistema e magari saremo noi a proporre nuovi
linguaggi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA