"Piemonte chiama Europa è un tema
che a qualcuno può apparire alto ma in realtà la dinamica del
Piemonte è molto intrecciata con quella dell'Europa". Ad
affermarlo il segretario generale della Cisl Piemonte, Luca
Caretti, in occasione dell'incontro 'La Cisl nell'Europa di
domani'.
Caretti cita come esempio, quello della transizione verso
l'elettrico nel settore auto. "Accompagnare queste transizioni -
dice - è fondamentale per renderle sostenibili. A Torino si
parla sempre di più di cassa integrazione invece che di
produzione di auto, quindi di persone che rischiamo di perdere
il posto di lavoro, per cui il tema delle transizioni e della
loro sostenibilità, anche attraverso un debito comune che arriva
da parte dell'Europa, è fondamentale se si vogliono rendere
queste transizioni sostenibili. Per questo le due questioni,
tema auto e tema dell'Europa sono profondamente legate". E
"rimettere al centro l'Europa", spiega, è anche uno dei temi che
la Cisl porterà all'incontro del 22 maggio con i candidati alle
prossime elezioni.
"Un Paese che ha tremila miliardi di debito pubblico - dice
-, ha necessità e urgenza di rimanere collegato all'Europa se
vuole affrontare i temi in modo serio. L'altro tema che porremo
è quello di sviluppare, costruire quella rete infrastrutturale
che prevede l'attraversamento di due corridoi europei per il
Piemonte perché è un fattore strategico per tenere collegato il
Piemonte all'Europa, tenere il Piemonte in una importante
posizione di prospettiva per lo sviluppo del nord Italia, del
nord Europa e anche del pezzo che si affaccia verso l'Africa e i
paesi dell'est. Quindi - conclude - il Piemonte ha un ruolo
centrale e anche lo sviluppo di questi due corridoi, che sono
stati finanziati dalla comunità europea, è fondamentale per
poter parlare di futuro".
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