Sono 4 i pilastri per lo sviluppo
del Piemonte, secondo lo studio condotto dall'associazione
Nexto, presentato oggi pomeriggio, alle Gallerie d'Italia, e
illustrato, tra gli altri, a due dei candidati alla presidenza
della Regione, Alberto Cirio e Gianna Pentenero. Il primo
pilastro si riferisce ai flussi che si creeranno, nel cuore del
Piemonte, all'incrocio tra la Lisbona-Kiev (di cui fa parte la
Torino-Lione) e la Genova-Rotterdam (Terzo Valico), gli altri
sono la transizione energetica, l'innovazione sul lavoro e il
welfare.
"Nelle 100 pagine dello studio - ha spiegato Davide
Canavesio, fondatore di Nexto - emergono grandi eccellenze e
competenze, un heritage di conoscenze incredibili, ma anche,
nell'analisi degli ultimi 15 anni, la perdita di competitività
e di una popolazione di residenti pari alla provincia di Asti.
Lo studio evidenzia anche un gender gap rispetto alle altre
regioni del nord, ma sono tante le carte da giocare per il
futuro, dalla valorizzazione del capitale umano a un welfare più
coordinato, fino alla transizione ecologica, compreso il
nucleare di quarta generazione".
Per Gianna Pentenero "welfare e capitale sono le grandi sfide
per il futuro, l'innovazione è un asset importante, ma bisogna
adoprarsi affinché il lavoro che nasce qui resti all'interno del
Piemonte, troppo spesso le start up se ne vanno. E nel campo
dell'automotive è necessaria una chiave di lettura diversa, ci
si deve aprire a un nuovo tipo di produzione".
Alberto Cirio ha posto in evidenza "il segreto: i due flussi
generati da Lisbona-Kiev e Genova-Rotterdam, che tra 8-10 anni
faranno transitare dal Piemonte tutte le merci in arriva
dall'Asia. Siamo nel cuore dell'Europa, è la nostra fortuna per
il futuro. E' nata una nuova era: non c'è più il vecchio
triangolo industriale ma un'area nevralgica, come dimostra
Moody's, che ha spostato il Piemonte per la prima volta dopo 10
anni in investment grade".
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