Nuovo traguardo all'ospedale
Sant'Anna: è stata superata la tappa delle 400 Vitamine jazz,
concerti di musica live, varate dalla Fondazione Medicina a
misura di donna onlus e curate da Raimondo Cesa. Il progetto ha
visto la generosa partecipazione di oltre trecento jazzisti di
fama nazionale e internazionale, che portano il benvenuto alla
vita nei reparti di maternità, accompagnano le cure oncologiche
durante le chemioterapie e danno valore ai tempi di attesa nelle
sale d'aspetto e al pronto soccorso. Questi elementi ne fanno il
più articolato, ampio e longevo programma al mondo di concerti
jazz realizzati in un ospedale e approdati sui social durante la
pandemia con più di un milione di visualizzazioni anche estere.
Il progetto, che si colloca nel percorso strategico
sull'alleanza virtuosa tra cultura e salute, varato dalla
Fondazione nel 2011 e coordinato da Catterina Seia, è stato
valutato "benefico per le pazienti e per gli operatori sanitari,
nel sistema delle relazioni", nel corso di focus group con
operatori sanitari del Sant'Anna, condotti da ricercatori della
Iulm.
"Attendiamo gli appuntamenti con curiosità e meraviglia.
Siamo ogni giorno parte di una lotta. La musica ci stimola. Ci
ha aperto personalmente nuovi mondi. Le note rimangono nelle
stanze, con le pazienti, anche dopo il saluto dei musicisti"
affermano alcune operatrici sanitarie intervistate, segnalando
anche il cambiamento e la crescita del loro consumo culturale
nel tempo libero. Gli stessi musicisti definiscono l'ospedale
"un grembo armonico", una "grande scuola di empatia" e affermano
che l'esperienza dell'esecuzione ad personam genera un
arricchimento personale e professionale.
"Siamo orgogliosi di questo traguardo all'insegna
dell'umanizzazione delle cure e di un ospedale capace di
prendersi cura delle pazienti a 360 gradi" afferma Giovanni La
Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino.
"L'arte ha la capacità di rendere gli spazi pubblici ambienti di
vita più vicini e accoglienti per tutti noi" dichiara Stefano
Geuna, rettore dell'Università di Torino.
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