Nel 2023 quasi il 30% degli
imprenditori del terziario torinese ha percepito un
peggioramento dei livelli di sicurezza. Il furto è il crimine
più temuto per il 40% degli imprenditori; seguito dalle truffe e
frodi informatiche (31%), da spaccate e atti vandalici (28%).
Preoccupa anche l'estorsione. Oltre il 70% ha investito in
antifurti e sorveglianza. Sono i dati di un focus sulla
sicurezza e la legalità che analizza la percezione degli
imprenditori, realizzato dall'Ascom in occasione
dell'Osservatorio trimestrale.
"La sicurezza rimane una priorità assoluta. Facciamo appello
al prefetto Donato Cafagna e al neo assessore alla Sicurezza del
Marco Porcedda affinché gli imprenditori possano tornare a
operare in un contesto sicuro e protetto. Questo clima non solo
mina la serenità delle attività commerciali, ma influisce
negativamente anche sull'attrattività di Torino e della
provincia" afferma la presidente Maria Luisa Coppa che chiede un
incontro al nuovo assessore. "Chiediamo una politica di
sicurezza integrata e un rafforzamento della collaborazione tra
le forze dell'ordine e le associazioni di categoria. Solo così
potremo creare un ambiente sicuro dove le nostre imprese possano
prosperare e contribuire attivamente alla crescita economica
locale".
Il peggioramento dei livelli di sicurezza riguarda le
attività del commercio no food (25%), della ristorazione (24%) e
del commercio food (20%); sono stati meno toccati la ricezione
turistica (14%), i trasporti e la logistica (13%)
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