Il Ministero dell'Economia e della
Finanza ha concesso 15 giorni di deroga alla Fondazione Crt per
nominare il nuovo presidente. Oggi in base allo Statuto
dell'ente sarebbe stato l'ultimo giorno utile per procedere
all'elezione (sono passati infatti trenta giorni dalle
dimissioni dell'ex presidente Fabrizio Palenzona), ma il
consiglio di indirizzo a cui spetta la nomina ha ritenuto di
venire incontro alla richiesta del collegio sindacale,
sollecitato in questo senso dallo stesso ministero, e ha chiesto
il rinvio con l'auspicio che fosse il più ridotto possibile, al
massimo di una decina di giorni. Le due settimane indicate dal
Mef sono considerate dai consiglieri - oggi la riunione si è
svolta in un clima molto disteso - un periodo congruo anche
perché c'era il timore che si rinviasse a dopo il voto dell'8 e
9 giugno con le complicazioni che derivano sempre dal post
elezioni.
Le ipotesi a questo punto sono due. Il ministero dopo avere
letto attentamente le carte potrebbe procedere al
commissariamento del consiglio di amministrazione della
fondazione. Sembra, invece, meno probabile che l'eventuale
intervento riguardi il consiglio di indirizzo, visto che è stato
in gran parte rinnovato e che in queste settimane ha dimostrato
grande compattezza e volontà di mettersi al lavoro in tempi più
rapidi possibile. La seconda strada è che il Mef decida di
chiudere la questione e consentire al consiglio di indirizzo di
nominare serenamente il presidente. Se le cose dovessero andare
così per non perdere tempo è prevista una convocazione del
consiglio di indirizzo non alla fine del periodo massimo di
quindici giorni, ma "entro il 7 giugno".
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