"Il terzo polo? Il nostro
progetto non è questo. Siamo un gruppo ampio: produciamo film,
abbiamo una piattaforma, la nostra Netflix che è l'area in cui
stiamo investendo di più e nel 2026 arriverà in Italia, vendiamo
contenuti e abbiamo il grande mondo della televisione lineare.
Io vedo tutto questo un unicum". Lo ha detto Alessandro Araimo,
Managing Director Warner Bros. Discovery Italy & Iberia, sul
palco del Festival della Tv a Dogliani.
"In Italia la tv lineare è ancora importantissima, il 95%
della visione sui televisori è ancora broadcasting tradizionale,
solo il 5% è fatto su piattaforme in streaming. Quindi nel breve
conviene sicuramente investire. Poi servirà anche per il lancio
della nostra piattaforma. Crea una circolarità che ci dà una
prospettiva di lungo termine per cui posso sedermi al tavolo con
Crozza, Fazio e Amadeus e dire loro che tra cinque anni saremo
qui e saremo ancora forti", ha aggiunto.
"Con Amadeus - ha spiegato - stiamo valutando ogni tipo di
opzione. I Soliti ignoti? Chi lo sa, Non abbiamo ancora deciso
che tipologie di programmi, ma qualcosa di nuovo la vuole fare,
probabilmente un mix. Per noi è un investimento importante, ma
Amadeus è quasi tutti i giorni dell'anno in tv. Sono rimasto
colpito dal suo entusiasmo. Ha una voglia di fare incredibile".
Quanto a Fiorello, "non l'ho mai incontrato. Il suo problema
o la sua bellezza è che è un personaggio che richiede un
progetto in testa chiarissimo da discutere. È un talent
eccezionale, ma difficile da inserire nel nostro palinsesto". "È
davvero bravo, ha idee forti su quello che vuole fare. Noi
abbiamo un processo molto strutturato di crescita in cui
facciamo investimenti importanti, ma devo avere chiarezza del
ritorno dell'investimento. Il suo programma mattutino che fa
sulla Rai è fantastico, ma sul Nove non sarebbe sostenibile - ha
detto ancora - perché in quella fascia oraria nessuno investe.
Anche fare, se mai volesse, quattro prime serate richiede
investimenti importanti che non danno continuità".
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