Centoventi oggetti originali di
scena, costumi e memorabilia, provenienti dai set
cinematografici hollywoodiani, sono i protagonisti della mostra
Movie Icons che apre il 29 maggio al Museo Nazionale del Cinema
Italiano fino al 13 gennaio 2025. La mostra, ospitata
all'interno della Mole Antonelliana. è curata da Domenico De
Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, e
da Luca Cableri, direttore della galleria Theatrum Mundi di
Arezzo. Presenti all'inaugurazione gli scenografi tre volte
vincitori del Premio Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo
ai quali il Museo del Cinema consegna il Premio Stella della
Mole. Collaboratori di maestri del calibro di Federico Fellini,
Martin Scorsese e Tim Burton, Ferretti e Lo Schiavo hanno
firmato le scenografie di grandi produzioni internazionali come
Gangs of New York e Hugo Cabret: del primo i visitatori potranno
ammirare i costumi e, del secondo, per la prima volta in mostra,
il celebre automa, cimelio antesignano di cyborg e robot.
Dalla piuma di Forrest Gump alla bacchetta magica di Harry
Potter, dal casco degli Stormtrooper di Guerre stellari fino
alla pallottola di Matrix: sono solo alcuni degli oggetti di
scena originali che si potranno ammirare alla Mole Antonelliana.
"L'obiettivo è duplice: da un lato fare mostre spettacolari che
attirino il grande pubblico e dall'altro ideare proposte che
fidelizzino il pubblico più giovane. Ogni visitatore troverà
oggetti iconici capaci di farlo viaggiare nel tempo e nelle
emozioni, oramai entrati a far parte della storia del cinema"
sottolinea il presidente Enzo Ghigo.
"Collezionare, tornare agli oggetti, al loro potere di
trasmettere significati, emozioni e conoscenza significa anche
analizzare e raccontare il backstage del cinema, i mestieri
creativi della settima arte, l'evoluzione del costume e in
ultimo quella del collezionismo stesso" aggiunge De Gaetano. "La
passione che mi ha spinto a raccogliere questi oggetti di cinema
è la stessa che ho ritrovato nello staff del museo e che mi ha
convinto a esporli per la prima volta al pubblico. Per me è un
sogno che si realizza" ha spiegato Cableri.
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