E' stato annullato dal Tar del
Piemonte il Daspo spiccato lo scorso 20 febbraio a carico di
nove ultrà del Torino. Il divieto era arrivato in merito a una
protesta inscenata dai tifosi granata allo stadio durante la
partita casalinga del 6 novembre 2023 con il Sassuolo. La
contestazione riguardava, in particolare, un gesto dimostrativo:
il posizionamento - prima dell'incontro - di nastro bianco e
rosso per delimitare una porzione della curva Maratona, per
lasciarla vuota, in segno di dissenso verso la società. Dopo un
quarto d'ora il nastro fu rimosso dagli stessi ultrà.
I tifosi sono stati assistiti dagli avvocati Antonio Maria
Borello, Andrea Giovetti e Francesca Navone. "Il Daspo - è il
commento dei legali - è una misura di prevenzione finalizzata a
contrastare la violenza negli stadi, ma in questa vicenda non
c'è stata alcuna violenza. Semmai una libera manifestazione di
dissenso da parte del tifo organizzato che, se svolta
pacificamente, non può essere considerata aprioristicamente
pericolosa per la sicurezza e l'ordine pubblico".
Il Daspo era della durata di cinque anni. Uno dei tifosi era
stato anche raggiunto da un provvedimento di obbligo di firma
poi annullato da un gip del tribunale.
La procura aveva anche aperto un fascicolo per il reato di
violenza privata: il caso, in seguito, è stato archiviato.
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