Nel carcere di Verbania nascerà
presto un orto dove i circa ottanta detenuti potranno coltivare
ortaggi e verdure da utilizzare nella mensa del penitenziario.
Il progetto si chiama 'Semi di libertà' e prevede, con la
collaborazione di Vco Formazione, la piantumazione di piante in
vasche e fioriere in tufo che verranno posate nei prossimi
giorni: a seconda della stagione, nelle aiuole verranno
coltivate diverse varietà orticole, ad esempio pomodori, cavoli,
verze, ma anche cipolle, lattughe, aglio, fave.
"Oggi è un grande giorno per il carcere - ha detto il
direttore dell'istituto Claudia Piscione durante la
presentazione del progetto -. L'orto ha un duplice obiettivo:
rappresenta un'ulteriore attività di contrasto all'ozio
carcerario e può aprire nuove porte all'esterno del carcere".
Oltre alle piante orticole, ha aggiunto il docente di
botanica applicata Augusto Zandanel, che sta curando l'avvio del
progetto, "ci sarà un'area dove verranno coltivati fiori, rose e
piante acidofile come le azalee".
Dei detenuti attualmente nel carcere di Verbania, 24 hanno la
possibilità di lavorare all'esterno del penitenziario, in
particolare in realtà che si occupano di produzioni alimentari.
Un'altra dozzina è impiegata internamente.
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