Una mostra che combina fotografia e
video arte con
l'archeologia e l'antico Egitto, alle Gallerie d'Italia, aperta
al pubblico dal 13 al giugno al 12 settembre, proprio mentre il
Museo Egizio chiude (dal 17 giugno al 12 luglio) per i lavori
del riallestimento previsto per il bicentenario.
'Paesaggi/Landscapes', curata dall'egittologo Enrico
Ferraris, presentata oggi alle Gallerie d'Italia, fa parte
dell'accordo triennale tra la Fondazione Museo delle antichità
egizie e Intesa Sanpaolo. "Un'amicizia che si conferma e si
rinnova", la descrive Michele Coppola, executive director arte,
cultura e beni storici e direttore generale Gallerie d'Italia.
Intesa è main partner dei lavori di trasformazione
architettonica del Museo Egizio. 'Paesaggi/Landscapes' alle
Gallerie d'Italia in Piazza San Carlo, è stata ideata "per
continuare ad apprezzare il lavoro e bellezza di una delle
istituzioni più prestigiose in Europa e nel mondo, anche durante
la sua temporanea chiusura", spiega Coppola.
"Questo progetto proietta il museo nel futuro. - aggiunge il
direttore del Museo Egizio Christian Greco - A duecento anni
dalla fondazione del Museo Egizio ci siamo interrogati su come
riportare l'Egitto a Torino e la risposta è stata immediata:_
dobbiamo portare il paesaggio".
"Il paesaggio - precisa Greco - non è statico, non esiste
l'antico Egitto, quella è una ricostruzione culturale fatta
all'intento dei musei perché l'antico Egitto esiste nella nostra
testa, esiste nella costruzione illuministica degli oggetti e
noi cerchiamo di cogliere quei momenti e quei frammenti di
memoria".
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