Dopo il successo delle mostre su
due grandi pioniere della fotografia come Eve Arnold e Dorothea
Lange, Camera - il Centro Italiano per la Fotografia di Torino -
presenta per l'estate una nuova esposizione dedicata a un'altra
figura centrale della fotografia del XX secolo: l'americana
Margaret Bourke-White, storica fotografa della rivista 'Life'.
Il percorso espositivo a cura di Monica Poggi include 150
scatti.
Le trasformazioni del mondo sono il cuore della ricerca
incessante di Bourke-White, nata a New York nel 1904, che studia
biologia alla Columbia University e frequenta per alcune
settimane il corso di fotografia tenuto dal famoso fotografo
pittorialista Clarence White. Nel 1929 l'editore Henry Luce la
invita a New York per contribuire alla nascita della rivista
illustrata 'Fortune' e da quel momento, con il successivo
approdo a 'Life', la sua carriera è in continua ascesa. Pubblica
celebri reportage sulle industrie americane e viaggia in Unione
Sovietica. Inizialmente ignora l'uomo in favore delle
architetture e delle macchine industriali, ma dalla fine degli
anni '30 compie un cambio di rotta, concentrandosi sulla
denuncia della povertà e della segregazione razziale nel Sud
degli Stati Uniti. Durante la Seconda guerra mondiale realizza
reportage in Unione Sovietica, nel Nord Africa, in Italia e in
Germania, seguendo l'entrata delle truppe statunitensi a Berlino
e documentando gli orrori dei campi di concentramento.
Nella project room di Camera è ospitata un'altra mostra, una
personale di Paolo Novelli che riunisce due cicli di lavoro del
fotografo realizzati fra 2011 e 2018. Al centro è
sostanzialmente un unico soggetto: finestre coperte da persiane
chiuse o murate. Sono immagini di variazioni minime, di
spostamenti di luce e ombra, di sfumature.
Per entrambe le mostre, accompagnate da un catalogo di Dario
Cimorelli Editore, il taglio del nastro è domani. Bourke-White
resterà visitabile fino al 6 ottobre, Novelli chiuderà i
battenti il 21 luglio.
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