Secondo una ricerca di Opit (Open
institute of technology), il 63% degli studenti italiani crede
che una laurea in discipline tecniche, digitali o informatiche
offra maggiori opportunità di lavoro. Il 57% preferisce un
modello di istruzione ibrido, online e in presenza. Questi
risultati emergono da una ricerca su un campione di 1.500
studenti del sito Docsity, presentato al grattacielo di Intesa
San Paolo a Torino in occasione dell'incontro "L'istruzione
universitaria nell'era dell'Intelligenza Artificiale"
"I modelli educativi sono figli delle rivoluzioni
industriali, se prima erano le attività muscolari a venire
sostituite dalla tecnologia, oggi la rivoluzione dell'AI è una
modalità di ausilio all'attività cerebrale - ha commentato
Francesco Profumo, rettore di Opit ed ex ministro
dell'Istruzione - Oggi, la rapidità dei cambiamenti e
l'incertezza del futuro richiedono nuovi modelli educativi.
Nella prima fase della vita, le persone devono imparare a
imparare perché dovranno continuamente tornare a scuola: le
conoscenze diventano rapidamente obsolete e le competenze devono
essere costantemente aggiornate".
"L'istruzione accademica deve diventare più agile per restare
attuale. - aggiunge Riccardo Ocleppo, fondatore e direttore di
Opit - Altrimenti, rischia di non formare adeguatamente i
lavoratori di oggi e domani, precludendo loro le opportunità di
quest'epoca di transizioni".
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