Quasi 800 visitatori nello scorso
weekend al cantiere di Villarodin-Bourget/Modane, a qualche
chilometro dal confine italiano, dove è in costruzione una parte
del tunnel di base del Moncenisio. Il cantiere è stato aperto
per la prima volta al grande pubblico porte al pubblico da Telt,
la società incaricata di realizzare e gestire l'infrastruttura
ferroviaria.
Ai visitatori, quasi in egual misura italiani e francesi, i
professionisti di Telt e delle imprese partners, hanno
illustrato le caratteristiche tecniche, le misure adottate per
la sicurezza, gli aspetti relativi alla gestione delle risorse
idriche e al trattamento dei materiali di scavo. e le sfide
dell'opera per la quale viene scavata del tunnel ferroviario più
lungo del mondo, 57,5 chilometri, tra Italia e Francia.
Attraverso visori per la realtà virtuale i visitatori hanno
provato l'esperienza immersiva dello scavo e il sorvolo sui
dieci cantieri del tunnel di base in corso tra Francia e Italia.
In esposizione anche i modelli di due frese Tmb e un modello 3D
del tunnel di base. I visitatori hanno percorso su minibus la
discenderia, una galleria di 4 km con una pendenza fino al 12%,
che scende fino a raggiungere il cuore della montagna al livello
in cui sono in corso i lavori delle gallerie in cui passeranno i
treni, in un punto che si trova esattamente a metà tra le due
future stazioni internazionali della linea a
Saint-Jean-de-Maurienne e Susa.
Una fermata nelle caverne dove saranno montate la frese,
larghe 22 metri e alte 20 metri, ha consentito di spiegare la
differente potenza di scavo delle frese in grado di procedere a
una media di 15-20 metri al giorno, a fronte dei 4 metri di
avanzamento del metodo tradizionale (con il martellone
pneumatico o l'esplosivo).
Attualmente sono stati scavati 37 km di gallerie per l'opera
(il 22,5% dei 164 km da scavare), di cui 13,5 km di tunnel di
base.
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