Il gestore del bioparco AcquaViva
Roberto Manzi e la responsabile del gruppo di animazione
parrocchiale della valle Stura sono indagati per omicidio
colposo dopo la morte della piccola Anisa Murati, la bambina di
sette anni annegata mercoledì pomeriggio nel lago della
struttura a Caraglio, nel Cuneese.
L'iscrizione a registro è un atto dovuto per consentire
l'espletamento dell'esame autoptico previsto per le 12:30. La
Procura ha incaricato come consulente Federico Quaranta. Lo
specialista dovrà chiarire l'esatta dinamica della morte della
bambina, scomparsa intorno alle ore 15,30 del pomeriggio e
ritrovata verso le 18, ormai senza vita, sul fondale nei pressi
della pedana dei tuffi.
Anisa era in una comitiva con decine di bambini arrivati da
tutta la valle Stura. La gita era stata organizzata dal centro
estivo che fa capo alla parrocchia di Demonte, il paese dove la
bimba viveva con la famiglia, di origine albanese. Sette gli
accompagnatori, tutti giovanissimi volontari: solo due di loro
sono maggiorenni. La ragazza che era responsabile del gruppo,
diciottenne, è a sua volta indagata.
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