Il suo nome mancava all'appello,
dopo che suoi presunti complici erano già stati arrestati dai
carabinieri di Rivoli, alle porte di Torino, con l'accusa di
fare pare di un gruppo dedito allo spaccio di cocaina, crack,
hashish e marijuana. Lui, 45 anni di origini albanesi, si era
reso irreperibile. Ma gli investigatori dell'Arma, grazie il
servizio per la cooperazione internazionale di polizia, lo hanno
scovato e arrestato a Dubai, negli Emirati Arabi, confiscandogli
inoltre un'autovettura provento dell'attività illecita.
Le indagini condotte dai carabinieri del nucleo operativo
della compagnia carabinieri di Rivoli, avevano portato il 4
luglio scorso a due misure cautelari in carcere, mente un terzo
componente della banda era stato arrestato pochi giorni dopo.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 17,5 chilogrammi
di droga. Altri arresti erano stati disposti dal gip del
tribunale di Torino, in provincia di Terni, in Albania e Spagna.
Dalle indagini sul sodalizio era emerso che la droga veniva
nascosta all'interno di vivai e che le consegne ai clienti
avveniva direttamente a domicilio, come un servizio di delivery.
I carabinieri avevano certificato che in quindici mesi c'erano
state complessivamente 456 cessioni di droga sia nel capoluogo
piemontese che nei comuni di Alpignano, Collegno, Grugliasco,
Rivoli e Settimo Torinese, eseguendo, durante le indagini,
cinque arresti in flagranza di reato e numerose segnalazioni
amministrative per i clienti.
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