(di Amalia Angotti)
È in arrivo il via libera
definitivo del consiglio di indirizzo della Fondazione Crt alle
nuove regole sulla governance, sullo statuto e sui regolamenti
sulla base delle prescrizioni del Ministero dell'Economia e
della Finanza. Le norme sono state già approvate dal consiglio
di amministrazione della Fondazione il 13 agosto.
La riunione del parlamentino della Crt è convocata a partire
dalle 10 di martedì 20 agosto, ma i tempi potrebbero non essere
eccessivamente lunghi perché il confronto con i consiglieri in
queste settimane di agosto è stato costante, anche a distanza
tra email e telefonate. Sono stati chiesti inizialmente
chiarimenti al Mef per interpretare nel modo più corretto
possibile le sue indicazioni, ci sono state interlocuzioni con
l'Acri e altre Fondazioni. Tutto è stato messo a punto con la
massima attenzione per rispondere ai rilievi del ministero che
il 23 luglio aveva dato un mese di tempo per recepire le sue
rigide prescrizioni ed evitare il commissariamento. Nessuna
proroga è stata richiesta al periodo di trenta giorni concesso.
La palla passa ora al dicastero guidato da Giancarlo Giorgetti
che dovrà pronunciarsi sulla validità delle misure adottate
dalla Crt o magari chiedere qualche ulteriore ritocco.
Sembra così vicina alla conclusione una complessa e
tormentata vicenda che interessa da quattro mesi la terza
fondazione del Paese, contrassegnata da dimissioni a catena a
partire da quella dell'ex presidente Fabrizio Palenzona e del
segretario generale Andrea Varese, ma anche dalla vicenda
giudiziaria, ancora in corso, che ruota intorno al presunto
patto occulto tra consiglieri dell'ente e che vede tra gli
indagati dalla Procura di Torino anche lo stesso Palenzona.
Due ispettori sono stati inviati nelle scorse settimane a
Torino dal ministro Giorgetti che, sulla base del loro rapporto,
ha deciso come procedere. Per la presidente Poggi, eletta
all'unanimità il 7 giugno, è stata una corsa contro il tempo, un
agosto di intenso lavoro, portato avanti con la collaborazione
delle strutture e degli organi direttivi in un clima di totale
fiducia. Un segnale positivo è arrivato nei giorni scorsi con le
dimissioni, non obbligate ma decise "per senso di
responsabilità", di Davide Canavesio e Marco Giovannini dal
consiglio di amministrazione della Fondazione e di Cateria Bima
dalla vicepresidenza delle Ogr. L'obiettivo condiviso è, quindi,
quello di voltare pagina e di ritornare al più presto alla
normalità.
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