Alcune centinaia di lavoratori
hanno partecipato oggi al presidio organizzato sotto la
prefettura di Torino da Cgil e Uil Torino nell'ambito della
mobilitazione nazionale indetta dalle due organizzazioni contro
il Ddl Sicurezza. I segretari di Cgil e Uil Torino, Federico
Bellono e Gianni Cortese, nel corso del presidio sono stati
ricevuti in prefettura.
"Abbiamo scelto di scendere in piazza a Torino, come in
molte altre città italiane - spiegano Cgil e Uil - perché
riteniamo doveroso contrastare una norma che mette in
discussione i diritti costituzionali, in particolare il diritto
di manifestare per lavoratori e studenti a sostegno delle
proprie idee e rivendicazioni. Il ddl ha il chiaro intento di
azzerare la libertà e il diritto delle persone a esprimere il
proprio dissenso, introduce nuovi reati penali, quindi il
carcere, nei confronti di chi occupa strade, ferrovie, spazi
pubblici e privati, limita le iniziative e le mobilitazioni
sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi
aziendali e occupazionali. Si tratta di un disegno di legge
punitivo, che introduce il carcere per le donne che commettono
reato anche se in gravidanza o con figli fino a un anno di età,
che prevede il reato di resistenza passiva rendendo impossibile
ogni forma di dissenso pacifica, che ha un approccio di natura
securitaria e di criminalizzazione dei confronti dei migranti.
Nel frattempo, il governo ha deciso di abolire i crimini contro
la pubblica amministrazione, spesso reati spia di infiltrazioni
mafiose".
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