Nel polo produttivo di Torino nei
primi nove mesi del 2024 sono state prodotte 22.240 auto
rispetto alle 70.365 del 2023 (-68,4%). Il 91% dei volumi dello
stabilimento torinese, pari a 20.210, sono rappresentati da 500
Bev, il resto dalle Maserati con 2.030 unità. Quest'ultime ben
lontane dalle 41.000 unità prodotte nel 2017, anno di punta
delle produzioni Maserati. Lo rileva il Report della Fim Cisl
presentato oggi a Roma.
Nei primi sei mesi dell'anno a Mirafiori - ha spiegato il
segretario generale della Fim Ferdinando Uliano - sono stati
stop produttivi di 45 giornate, 19 nel primo trimestre e 26 nel
secondo, che hanno coinvolto sia la linea della 500 Bev sia
quella di Maserati. La situazione è ulteriormente peggiorata nel
terzo trimestre: fermo totale nel mese di agosto, mentre a
luglio si è lavorato cinque giorni e a settembre nove.
"È indispensabile comprendere da Stellantis - ha detto
Uliano - quale strategia vuole adottare per Maserati, su modelli
e volumi. Con le iniziative e la manifestazione che abbiamo
messo in campo, è stato importante costringere Stellantis ad
assegnare allo stabilimento di Mirafiori entro la fine del 2025
un modello come la 500 ibrida. Un'auto con potenzialità di
volumi importanti che può assicurare il mantenimento della
missione produttiva di Mirafiori come stabilimento di
assemblaggio auto. È necessario cercare di anticiparne i tempi
di lancio e produzione. Chiediamo che venga portata anche in
Italia la piattaforma Small, che permette di produrre modelli
più di massa: solo in questa maniera si possono fare volumi".
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