L'Ordine dei Medici di Torino ha scritto al ministro della Salute Orazio Schillaci e al ministro degli Esteri Antonio Tajani chiedendo di "valutare una ferma presa di posizione nei confronti dello Stato della Città del Vaticano" per le parole di Papa Francesco, che ha definito "sicari" i medici che praticano l'interruzione di gravidanza.
"Come mediche e medici - è la presa di posizione - rispettiamo i diritti riconosciuti dallo Stato italiano" e "non giudichiamo le decisioni assunte dalle persone sulla propria salute".
Secondo l'Ordine, le affermazioni del Pontefice attribuiscono "un marchio di infamia sulla categoria medica", oltre a essere "al limite dell'ingerenza nella legittimità di una norma di legge del nostro Stato".
La lettera è firmata dal presidente, Guido Giustetto. "Come mediche e medici - è scritto - rispettiamo i diritti riconosciuti dallo Stato italiano, rispettiamo sempre e non giudichiamo le decisioni assunte dalle persone sulla propria salute. Rinnoviamo dunque la sorpresa e il dispiacere che esprimemmo direttamente al Papa nell'ottobre del 2018, quando già allora appellò pubblicamente con il termine 'sicari' i medici non obiettori che praticano l'interruzione di gravidanza". "Come sanitari, incaricati di pubblico servizio, tenuti all'osservanza delle leggi del nostro Paese, chiediamo quindi - prosegue il testo - di valutare una ferma presa di posizione nei confronti dello Stato della Città del Vaticano per il marchio di infamia impresso, con le parole del Pontefice, sulla categoria medica, affermazione al limite dell'ingerenza nella legittimità di una norma di legge del nostro Stato".
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