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Eredità Agnelli: Cassazione promuove il 'decalogo' del tribunale

Eredità Agnelli: Cassazione promuove il 'decalogo' del tribunale

A Torino scritto il 'manuale' dei sequestri. Respinto ricorso pm

TORINO, 12 ottobre 2024, 14:57

Redazione ANSA

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Se c'è un primo vincitore nel caso giudiziario che riguarda le presunte violazioni fiscali intorno all'eredità di Gianni Agnelli è il tribunale di Torino. La Cassazione ha promosso a pieni voti i giudici della seconda sezione penale che il 17 marzo, nel corso di una delle tappe che finora hanno scandito l'inchiesta avviata dalla procura, avevano stilato un "decalogo ideale" spiegando nei dettagli come si deve scrivere e motivare un decreto di sequestro.
    Il vademecum, evidentemente rivolto ai pubblici ministeri, secondo la Suprema Corte "appare conforme ai dettami della giurisprudenza di legittimità" anche se "non apporta significative innovazioni sostanziali".
    I magistrati subalpini, in sede di riesame, avevano (parzialmente) annullato i sequestri disposti il 7 febbraio a carico di due indagati, John Elkann e il commercialista Gianluca Ferrero. Nell'ordinanza, il giudice estensore, Giancarlo Capecchi, aveva spiegato le ragioni della decisione e aveva anche tracciato un "decalogo" (contenente però sei punti e non dieci) in tema di sequestri probatori con particolare riguardo a quelli di software, dati e apparecchi informatici.
    La procura si era rivolta in Cassazione definendo questo manualetto di istruzioni "non prescritto da nessuna norma" e "non desumibile da alcun principio di diritto", ma gli Ermellini hanno dato ragione al tribunale.
   

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