La sezione operativa per la
sicurezza cibernetica della questura di Biella ha recuperato
118mila euro in quattro mesi, frutto di truffe online. Le
vittime erano cittadini biellesi che, in molti casi, avevano
visto andare in fumo tutti i loro risparmi.
Nell'ottica della prevenzione di tali reati, la polizia
ricorda di "diffidare dalla ricerca di facili guadagni che
comportino la messa a disposizione della propria identità
digitale e dei propri documenti personali proposte da ignote
figure virtuali sulle piattaforme di messaggistica. Si tratta di
fatto del fenomeno del "money muling", che rischia di
coinvolgere in prima persona anche il cittadino truffato in
attività investigativa a suo carico, in relazione al riciclaggio
di denaro sporco.
Al pari, sono irrealistiche prospettive di guadagno "sicuro"
attraverso falsi investimenti in criptovaluta".
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