/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Migrante morto nel Cpr di Torino, due rinvii a giudizio

Migrante morto nel Cpr di Torino, due rinvii a giudizio

Lacune nell'assistenza sanitaria. Un poliziotto patteggia

TORINO, 29 ottobre 2024, 17:43

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Due rinvii a giudizio sono stati disposti oggi da un gip del tribunale di Torino per il caso di Moussa Balde, il giovane originario della Guinea che nel giugno del 2021 si tolse la vita nel Cpr del capoluogo piemontese. Il processo si aprirà nel febbraio del 2025 e riguarderà la direttrice delegata di Gepsa - la società che gestiva la struttura - e un medico.
    Balde, i cui familiari si sono costituiti parte civile con l'avvocato Gianluca Vitale, era stato portato nel Cpr dopo essere stato violentemente aggredito a Ventimiglia da un gruppo di italiani: si era scoperto, infatti, che non era in regola con i documenti. L'inchiesta, coordinata dai pm Vincenzo Pacileo e Rossella Salvati, si è concentrata sulle lacune nella sorveglianza sanitaria all'interno del Cpr e sull'uso improprio di un locale, chiamato 'ospedaletto', dove venivano rinchiusi i migranti con problemi psicologici. Al processo verrà contestata la cooperazione in omicidio colposo.
    Nel corso del procedimento è stato indagato anche un ispettore capo della polizia di Stato, all'epoca dei fatti impegnato nella vigilanza all'interno del Cpr, per dei falsi relativi alla compilazione di una serie di relazioni di servizio: l'uomo ha patteggiato un anno di reclusione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza