Nel 2023 è migliorata la qualità
dell'aria nel Torinese. Lo riferisce il rapporto "Uno sguardo
all'aria 2023", un documento tecnico annuale che analizza
l'evoluzione e lo stato della qualità dell'aria nel territorio
della città metropolitana di Torino a partire dai primi Anni
Settanta.
Per le polveri sottili, i dati di pm10 rilevati nel 2023
presentano un netto miglioramento sia rispetto al 2022. Il
valore limite annuale del pm10 e del pm2,5 è stato rispettato in
tutti i siti di monitoraggio. Per la prima volta i superamenti
del valore limite giornaliero del pm10 sono concentrati
principalmente dell'agglomerato torinese e nelle stazioni
caratterizzate da intenso traffico veicolare.
Il valore limite annuale del biossido di azoto è stato
superato solo nella stazione di traffico più critica
dell'agglomerato torinese. Il valore limite di 18 superamenti
della soglia oraria è rispettato ovunque.
Il 2023 è stato leggermente più siccitoso e più caldo
rispetto alla media dei dieci anni precedenti, ma
complessivamente ha avuto condizioni favorevoli alla dispersione
degli inquinanti. Questo aspetto ha parzialmente contribuito al
miglioramento dei dati che è stato osservato.
L'analisi della consistenza del parco veicolare evidenzia un
costante aumento del numero di autoveicoli (+18% rispetto al
2007) e di veicoli commerciali leggeri (+21% rispetto al 2007).
C'è però un'importante penetrazione dei veicoli Euro 6 e una
contrazione percentuale degli autoveicoli diesel, con un aumento
percentuale dei veicoli a benzina e gas. Una criticità è
rappresentata invece dalla vetustà del parco di veicoli
commerciali. Gli autocarri ante Euro5 senza filtro
antiparticolato sono ancora il 55%.
"La transizione ecologica - ha sottolineato il consigliere
delegato all'ambiente della Città metropolitana di Torino
Alessandro Sicchiero - è la chiave per attivare le sinergie
necessarie per consentire il conseguimento dei nuovi valori
limite: è una strada che i territori della Città metropolitana
di Torino dovranno percorrere con fermezza e determinazione".
"Anche alla luce della nuova normativa sulla qualità
dell'aria dobbiamo impegnarci per far sì che i livelli degli
inquinanti dell'aria possano ulteriormente ridursi per
rispettare in futuro i nuovi standard fissati dall'Unione
Europea" ha commentato il direttore generale dell'Arpa (Agenzia
regionale per la protezione dell'ambiente) del Piemonte, Secondo
Barbero.
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