Politecnico di Torino e Ogr Torino
hanno avviato l'iter per la costituzione di una Comunità di
Energia Rinnovabile (Cer) urbana, una delle prime in Italia, che
permetterà di condividere energia rinnovabile in surplus
autoprodotta grazie all'installazione di nuovi impianti
fotovoltaici nel cuore di Torino, tra gli edifici dell'Ateneo e
delle ex Officine Grandi Riparazioni.
Il programma è stato presentato oggi, in conferenza stampa,
alle Ogr Torino dal rettore del Politecnico di Torino Stefano
Corgnati e dal presidente di OGR Davide Canavesio: è prevista la
costituzione di un nuovo soggetto giuridico che potrà governare
e gestire tutto il processo. Questo passaggio dovrebbe essere
completato entro la fine del 2024, con l'obiettivo della piena
operatività a partire dall'inizio del 2025.
La Cer nasce con due soggetti, Politecnico e Cer, ma è aperta
ad altri enti che vorranno aderire all'iniziativa per
condividere l'energia rinnovabile e massimizzare i benefici
derivanti. "Rappresenta, in linea con gli obiettivi di mandato,
un'opportunità per affermare il Politecnico di Torino come
sperimentatore di innovazione, sul suo campus e insieme al suo
ecosistema - sottolinea il rettore Corgnati - È importante che
in primis l'ateneo sia di esempio e dimostri il processo e
l'attuazione di una traiettoria così importante come la
costituzione e la gestione di una Comunità energetica
rinnovabile, oggi uno degli elementi cruciali per lo sviluppo
dei piani di transizione energetica del sistema Paese".
Per Davide Canavesio, presidente delle Ogr, "l'area occupata
dal Campus del Politecnico di Torino e dalle Ogr rappresenta un
ecosistema territoriale ideale per la costituzione di una Cer,
poiché coesistono consumi elettrici rilevanti e superfici in
grado di ospitare impianti fotovoltaici. Inoltre, è anche un
ecosistema di competenze con una comunità attiva di docenti,
ricercatori, studenti, start-up innovative, Pmi e grandi
imprese".
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