Nella ventesima edizione della
Festa degli Orti Slow Food, che si celebra l'11 novembre, sono
coinvolti 29mila gli studenti e 1.600 gli insegnanti, di 400
scuole, dagli asili nido alle secondarie di primo grado, e,
inoltre in tutta Italia 400 attivisti della rete nazionale degli
Orti Slow Food di comunità nata a maggio con il sostegno di
UniCredit.
In Piemonte partecipano alla Festa 100 scuole, 400 classi,
7200 studenti e studentesse e 9 comunità.
"Coltivare - sottolinea Barbara Nappini, presidente di Slow
Food Italia - è un percorso di crescita e consapevolezza.
Nell'orto impariamo a vivere in armonia con la natura, a
rispettare i suoi ritmi e a cogliere ogni sua sfumatura, a
comprendere il valore della cura e dell'attesa. Salvaguardiamo
non solo varietà autoctone e metodi di coltivazione, ma anche
legami e relazioni, evidenziando l'importanza del lavoro di
squadra e dell'impegno collettivo per il bene comune. Per questo
motivo, insieme all'Università di Scienze Gastronomiche, -
prosegue Barbara Nappini - continuiamo a rinnovare l'invito a
firmare l'appello perché l'educazione alimentare venga inserita
come insegnamento nelle scuole italiane di ogni ordine e grado.
Ma educare i giovanissimi non basta, è necessario che tutti
prendano coscienza dell'importanza di coltivare e mangiare in
modo consapevole, e non c'è modo migliore di farlo che
prendendosi cura di un orto".
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