Una pergamena risalente al 1153,
sottratta dagli Archivi di Cherasco nel 1973, è stata restituita
alla città con una cerimonia tenutasi nel Salone Consiliare del
Comune cuneese.
Le indagini, condotte dal Nucleo Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale di Torino e coordinate dalla Procura della
Repubblica di Asti, sono scaturite dall'individuazione della
pagina di pergamena che era stata pubblicata per la vendita sul
sito di una notissima casa d'aste estera. È stato proprio uno
dei dipendenti responsabili degli archivi e musei di Cherasco a
segnalare l'accaduto.
Determinanti per l'individuazione si sono rivelati alcuni
dettagli grafici, come una data errata e un numero riconducibile
a una antica classificazione. Sia la casa d'aste sia il privato
venditore hanno ritenuto preferibile addivenire a un accordo
extragiudiziale per la restituzione all'Italia.
La pergamena è un documento a firma del vescovo Uguccione di
Vercelli, datato 26 giugno 1153, con il quale l'autorità
canonica intervenne su una disputa tra i canonici di Casale
(oggi Casale Monferrato) e quelli di Torcello. Faceva parte di
un numeroso lotto di documenti contenuti nella collezione del
Museo Civico "Adriani" di Cherasco, di cui era stato denunciato
l'ammanco nel 1973. Una parte era già stata rinvenuta l'anno
successivo sul territorio nazionale, ma all'appello mancavano
ancora alcuni testi.
In occasione del 781° compleanno della città di Cherasco,
fondata il 12 novembre 1243, la pergamena sarà esposta al
pubblico presso il Salone Consiliare del Comune.
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