Sì è aperto oggi in una delle maxi
aule del Palazzo di giustizia di Torino il processo d'appello
Eternit bis per le morti provocati dall'esposizione ad amianto a
Casale Monferrato (Alessandria). In primo grado, nel 2023, la
Corte di assise di Novara aveva inflitto 12 anni di carcere per
omicidio colposo all'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny.
I pg Sara Panelli e Gianfranco Colace hanno chiesto la
rinnovazione del dibattimento per dimostrare la responsabilità
dell'imputato anche su alcuni dei casi per i quali era stato
scagionato. I decessi presi in esame nel corso del procedimento
sono stati 392. La condanna, a Novara, è stata pronunciata per
147, mentre la prescrizione è stata dichiarata per 199.
L'invito a ricorrere alla "giustizia riparativa",
confrontandosi direttamente con i familiari delle vittime
dell'amianto, è stato rivolto oggi dalla pg Sara Panelli a
Stephan Schmidheiny nel suo primo intervento al processo
d'appello Eternit bis, cominciato a Torino. "È un istituto
introdotto di recente nel nostro ordinamento - ha spiegato il
magistrato - che non ha nulla a che vedere con il riconoscimento
della propria responsabilità sotto il profilo penale. E nel
nostro caso sarebbe, per Schmidheiny, un'opportunità
straordinaria di dimostrare che è quel filantropo che dice di
essere". L'imprenditore svizzero - non presente in aula - in
primo grado è stato condannato a dodici anni di carcere per
omicidio colposo. La pg Panelli, che sostiene l'accusa insieme
al collega Gianfranco Colace, ha parlato della "straordinaria
dignità delle vittime" di Casale Monferrato. "Nel corso del
procedimento - ha detto - sono stati sentiti oltre 100
cittadini. I loro racconti sono stati precisi, composti, intrisi
di tristezza.La difesa avanza dei dubbi sulla loro attendibilità
complessiva perché l'età avanzata può affievolire i ricordi. Ma
quei ricordi sono indelebili". Quindi il magistrato ha dedicato
un passaggio a Romana Blasotti Pavesi, casalese, a lungo
presidente dell'associazione dei familiari delle vittime, figura
simbolo della battaglia contro l'amianto, deceduta a 95 anni lo
scorso 11 settembre: con il permesso dei giudici, ha mostrato un
frammento della testimonianza che rese in un processo
precedente.
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