In Piemonte nascono ogni anno circa
3.000 bambini pretermine, prima delle 37 settimane di
gravidanza, e 400 gravemente pretermine (prima di 32 settimane).
Sono neonati piccolissimi, non ancora pronti a adattarsi da soli
alla vita fuori dal corpo delle madri e che hanno bisogno di
assistenza nei reparti di terapia intensiva neonatale. A loro è
dedicata ogni anno in tutto il mondo una giornata, il 17
novembre, istituita dall'Organizzazione Europea che raccoglie le
associazioni dei genitori di neonati prematuri Efcni (European
Foundation for the Care of the Newborn Infants) e dalle
corrispondenti organizzazioni statunitense, australiana e
africana. In Italia la Giornata Mondiale della Prematurità è
sostenuta dalla Società Italiana di Neonatologia (Sin) e da
Vivere Ets (Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei
genitori per la Neonatologia), di cui fa parte l'Associazione
Piccoli Passi Onlus. Il tema scelto quest'anno - 'Accesso a cure
di qualità ovunque" - è quello della miglior qualità
assistenziale da offrire ad ogni neonato pretermine. La qualità
di vita di questi neonati dipende, infatti, non solo dai
progressi tecnologici, ma anche da un modello assistenziale
globale, che si "prenda cura" della madre durante la gravidanza,
e dei neonati e delle loro famiglie, sia nel corso del ricovero,
sia dopo la dimissione.
Il 17 novembre, a partire dalle 17, l'Associazione Piccoli
Passi, presieduta dal professore Claudio Fabris, che sostiene la
Neonatologia dell'Università di Torino e aderisce a Vivere Ets,
organizza presso il Polo del '900, in via del Carmine 14, un
incontro aperto ai media e ai cittadini, con lo scopo di
sensibilizzare e informare sul tema. Si parlerà delle sfide e
delle difficoltà nel raggiungimento degli standard, ma anche
delle opportunità e di alcuni esempi virtuosi.
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