Una cinquantina di dimore storiche
del Piemonte si aprono al pubblico, grazie a un accordo siglato
oggi, nella sede del Consiglio regionale, dalla sezione Piemonte
e Valle d'Aosta di Adsi (Associazione dimore storiche italiane)
e da Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese di viaggi
e turismo). Si tratta per l'esattezza di 46 dimore private di
grande interesse storico e culturale che potranno essere
visitate, su prenotazione e secondo programmi coordinati dalle
agenzie di viaggio convenzionate.
I 46 edifici storici entrano a fare parte del programma
'Dimore amiche del Piemonte: 9 sono in provincia di Alessandria,
2 nell'Astigiano, 3 nel Biellese, 10 in provincia di Cuneo, 1
nel Novarese, 18 nel territorio della Città metropolitana di
Torino, 2 nel Vco, 1 in provincia di Vercelli.
L'iniziativa è stata presentata a Palazzo Lascaris dal
presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, dall'assessore
regionale al Turismo Marina Chiarelli, da Alessandro Gosztonyi,
vicepresidente nazionale di Adsi e presidente della sezione
Piemonte-Valle d'Aosta, e Gabriella Aires, presidente di Fiavet
Piemonte, alla presenza dell'europarlamentare Giovanni Crosetto.
Circa il 40% delle dimore sono castelli, il 20% ville, il
restante 40% comprende case storiche e palazzi. Nel 90% dei casi
sarà anche possibile visitare i parchi che circondano le
dimore. "Si tratta di uno straordinario patrimonio di memoria
storica, dimore che raccontano storie di famiglie - ha
sottolineato Marina Chiarelli - L'iniziativa di Adsi deve essere
uno stimolo per tutti gli operatori turistici a valorizzare i
patrimoni meno conosciuti della nostra regione. Questi luoghi
rappresentano la nostra identità profonda, valorizzare queste
dimore e i tesori che vi si trovano non significa solo
promuovere il turismo - ha aggiunto l'assessore regionale - ma
anche preservare un patrimonio culturale che appartiene a tutti
noi".
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