A Torino 321.832 persone praticano
sport, con una percentuale superiore alla media nazionale in
tutte le fasce d'età, oltre mille spazi a disposizione per la
pratica, tra impianti tradizionali (877) e aree outdoor urbane
(157). Le società sportive sono 1.205 società, con circa 60mila
tesserati e oltre 200 gli impianti che supportano attività
sportive, scolastiche e sociali con un investimento annuale di
circa 1 milione e 150 mila euro. Gli sport più praticati sono
calcio, nuoto, pallacanestro e sport invernali.
Sono alcuni dei dati che emergono dall'analisi fatta dalla
Città per la realizzazione del nuovo Sport Plan di Torino che
intende tracciare le linee strategiche per il futuro della
pratica sportiva cittadina anche attraverso l'imminente
istituzione di una Consulta dello Sport.
Tra le proposte, una campagna di comunicazione con influencer
sportivi, una commissione dedicata all'individuazione di eventi
di alto livello da ospitare nel territorio torinese e la
produzione di un bollettino periodico su bandi e opportunità di
fondi a cui possono accedere le associazioni sportive.
Per quel che riguarda lo sport all'aperto si pensa a una
mappatura dei luoghi attuali dedicati alle attività outdoor per
ampliarle immaginando anche la riconversione di aree e strutture
abbandonate in spazi sportivi. Quanto alla scuola, è allo studio
la creazione di un gruppo di lavoro per sviluppare progetti
specifici per contrastare il fenomeno dell'abbandono sportivo.
"Vogliamo promuovere sempre di più lo sport coinvolgendo tutte
le fasce d'età - ha detto il sindaco Stefano Lo Russo - perché è
veicolo di benessere ma anche di inclusione sociale,
aggregazione e messa in rete di positività. Poche cose hanno un
linguaggio universale, la musica e lo sport".
"Oltre 300 mila torinesi che praticano sport è un numero
enorme - ha aggiunto l'assessore Domenico Carretta - e a loro
dobbiamo dare delle risposte. Ed è quello che possiamo fare
sempre meglio con lo Sport Plan".
Per il presidente del Coni Piemonte, Stefano Mossino, "è uno
strumento molto importante ma soprattutto è importante il metodo
seguito, ascoltando le esigenze di questo mondo e rendendolo un
piano che sarà costantemente aggiornata perché lo sport è una
infrastruttura sociale fondamentale"
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