Un avvocato del Foro di Milano,
Davide Steccanella, ha inviato una "segnalazione" all'Ordine dei
legali di Biella, per chiedere di "intraprendere" iniziative nei
confronti di Andrea Delmastro, iscritto a quell'Ordine come
legale e sottosegretario alla Giustizia, "per quanto
recentemente riportato dai principali organi di stampa
nazionali".
Secondo quanto si legge, scrive l'avvocato milanese,
"parrebbe che in occasione della presentazione delle nuove auto
in dotazione alla Polizia penitenziaria per la traduzione dei
detenuti, cui l'avvocato Delmastro ha presenziato nella sua
attuale qualità istituzionale di sottosegretario al Ministero
della Giustizia, lo stesso abbia dichiarato pubblicamente:
'L'idea di vedere sfilare questo potente mezzo, di far sapere ai
cittadini come non lasciamo respirare chi sta dietro quel vetro
oscurato, è per me una intima gioia'".
Ora, spiega Steccanella, "ferma restando l'assoluta libertà
dell'avvocato Delmastro di provare 'intimamente' le gioie che
meglio ritiene, che tuttavia, nel momento in cui formano oggetto
di pubblica dichiarazione alla stampa cessano per ciò stesso di
essere 'intime', quella esternazione mi ha procurato un notevole
disagio perché proveniente da un collega avvocato".
"Che il nostro Paese - si legge ancora - stia vivendo da
tempo un'imbarazzante fase di diffuso 'giustizialismo forcaiolo'
che non fa certo onore a uno Stato di diritto è cosa nota, ma
che questo sentimento venga pubblicamente fatto proprio con
ostentata soddisfazione da un operatore stesso del diritto,
quale un avvocato o un giudice, rappresenta a mio parere un
vulnus pericoloso per la credibilità stessa dell'istituzione
Giustizia".
E conclude: "Quest'anno che sono in corso presso i vari
Ordini professionali le meritate celebrazioni per i 150 anni di
Avvocatura, mai avrei immaginato che sarebbero state le
inqualificabili parole di un collega a farmi vergognare di fare
parte della nostra gloriosa categoria professionale".
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