Un gruppo di attivisti di Ultima
Generazione ha dato vita a una dimostrazione questa sera ai
cancelli del teatro Regio di Torino davanti al red carpet
allestito per l'inaugurazione del Torino Film Festival. Gli
attivisti hanno esposto cartelli e hanno scandito le ragioni
della loro iniziativa: "non possiamo restare spettatori passivi"
ha detto un giovane mostrando una gigantografia di una strada di
Catania allagata. "Queste nostre piccole interruzioni - ha
aggiunto - non sono nulla di fronte a quello che succederà. Non
è un brutto sogno, è la realtà".
Digos e forze dell'ordine hanno allontanato gli attivisti per
fare in modo che non ostruissero il red carpet, permettendo loro
di continuare la dimostrazione a qualche metro di distanza.
Dalla folla in attesa del passaggio dei vip si è levato qualche
applauso.
"Ci siamo posizionati sul red carpet chiedendo un minuto di
silenzio per le vittime dell'alluvione di Valencia". Così, in un
comunicato, gli attivisti di Ultima generazione hanno spiegato
il senso del blitz. "L'arte e la cultura, di cui questo festival
è una vetrina - affermano - non possono rimanere indifferenti al
grido di dolore di intere comunità che patiscono già i disastri
degli eventi climatici estremi. Noi non possiamo rimanere
indifferenti".
"Siamo qui - è il testo del comunicato - a chiedervi un gesto
di gentilezza e di amore per la comunità di Valencia e di
Catania. Un minuto delle vostre vite per chi una vita non ce
l'ha più, per colpa di quei pochi che dovrebbero proteggerci".
"Non possiamo più permetterci - prosegue la nota - di essere
spettatori inerti. Dobbiamo mettere i nostri politici dinnanzi
alle loro responsabilità nell'affrontare la crisi climatica e
nel mettere al sicuro i territori fragili. Ne va della nostra
vita. Ciò che è successo a Valencia, ma anche, pochi giorni fa ,
nella Sicilia orientale, a Catania, non è una fatalità
inevitabile ma l'effetto collaterale di un sistema
politico-economico insostenibile".
"La Spagna e L'Italia hanno condizioni climatiche simili e
quindi simili problemi da affrontare. Si affacciano entrambe sul
Mediterraneo, un'area geografica in cui il riscaldamento globale
corre veloce, di certo più veloce delle politiche che dovrebbero
prevenire o quantomeno mitigare gli effetti e le inefficienze
nella catena di allerta per le alluvione a Valencia ne sono una
prova", conclude la nota.
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