A sfilare in corteo e chiedere
"basta violenza contro di noi" questa volta sono le forze
dell'ordine. La dimostrazione, di cui non si ricordano
precedenti, è cominciata stamani a Torino ed è stata promossa da
numerose sigle sindacali della categoria per "protestare - viene
spiegato- contro le continue aggressioni nei nostri confronti
durante manifestazioni di piazza, servizi di controllo del
territorio e anche all'interno delle carceri da parte dei
deceduti". "E' aberrante - dice Eugenio Bravo, del sindacato
autonomo di polizia Siulp - dire che questo è un paese fascista
quando in ospedale ci finiscono le forze dell'ordine. Servono
interventi legislativi forti, e il DDL sicurezza va in questa
direzione. Ma scendere in strada è necessario: siamo lavoratori
anche noi. E abbiamo il diritto di farci sentire".
Ad aprire il corteo è uno striscione con scritto "forze
dell'ordine e cittadini contro la violenza antagonista e
criminale". Lo slogan che si alza dai partecipanti e "giù le
mani dalle divise". A gestire l'ordine pubblico e la questura,
che stima il numero dei partecipanti (fra poliziotti,
carabinieri, finanzieri il personale di polizia penitenziaria)
in circa duecento. Fra loro c'è anche la parlamentare Augusta
Montaruli, di Fratelli d'Italia: "sono al loro fianco", afferma,
aggiungendo che "c'è bisogno che il DDL sicurezza venga
approvato al più presto perché contiene misure nette a sostegno
delle forze dell'ordine".
La protesta ha anche una dimensione locale nella parte in cui
è riassunta dallo striscione "chiudiamo Askatasuna", con
riferimento al centro sociale torinese di area autonoma: ""è
capofila - viene spiegato - dei centri sociali più violenti
d'Italia". I manifestanti sottolineano che stanno partecipando
al corteo in una giornata in cui sono liberi dal servizio o in
ferie.
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