La decisione della multinazionale
di bevande alcoliche Diageo di chiudere lo stabilimento di Santa
Vittoria d'Alba, in provincia di Cuneo, è irrevocabile e a
gennaio "saranno avviate tutte le procedure a tutela dei
lavoratori e per la valutazione e la ricerca di un acquirente
interessato a rilevare lo stabilimento, garantire continuità
produttiva al sito e minimizzare l'impatto sui posti di lavoro".
Lo ha detto Kerry Easter, responsabile di Diageo Operations,
nell'incontro al Grattacielo della Regione Piemonte tra i
vertici internazionali dell'azienda, di Confindustria Cuneo, il
governatore Alberto Cirio, il consigliere provinciale Simone
Manzone e i sindaci di Alba, Alberto Gatto, di Bra, Giovanni
Fogliato, di Santa Vittoria d'Alba, Adriana Dellavalle e
l'assessore Simone Casavecchia.
Kerry Easter, ha comunicato che la Diageo ha deciso la
chiusura dello stabilimento di Santa Vittoria d'Alba, l'unico
del gruppo in Italia, "per avvicinare la produzione ai mercati
che in questo momento sono più forti, come quelli del nord
Europa".
Diageo "ci ha confermato che il sito di Santa Vittoria è
produttivo, efficiente e che il mercato italiano resta di
interesse per il gruppo: questo rende la decisione di chiudere
ancora più inaccettabile. - commentano Cirio e gli altri altri
amministratori piemontesi che hanno partecipato all'incontro -
Preso atto di questa scelta che continuiamo a non condividere e
che ci vede del tutto contrari, come istituzioni lavoreremo
insieme per individuare gruppi interessati all'acquisizione del
sito e al suo mantenimento produttivo, che possono essere
sostenuti dal governo con lo strumento dei contratti di
sviluppo. Nelle prossime settimane il ministero aprirà un tavolo
dedicato alla ricerca di eventuali compratori. La Regione e i
sindaci seguiranno tutti i passaggi per arrivare a una soluzione
che garantisca a pieno l'occupazione e la produzione sul
territorio", concludono Cirio e gli altri amministratori
pubblici coinvolti nella vicenda Diageo.
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