Torino si conferma una meta di
prim'ordine per i turisti anche per queste festività: nel
periodo tra il 28 dicembre e l'1 gennaio risulta già prenotato
il 90% delle stanze negli alberghi cittadini. Lo rileva
Confesercenti.
I piemontesi non rinunciano a spendere per i prodotti
enogastronomici in vista del cenone della vigilia e del pranzo
di Natale, ma anche come regalo destinato ad amici e parenti.
Gastronomi, alimentaristi, macellai e pasticcieri sono le
categorie commerciali che stanno riscontrando l'incremento di
spesa più vistoso, nell'ordine del 15%. Un dato che - dicono gli
operatori - ha ancora margini di incremento, trattandosi di
prodotti che si acquistano ancora negli ultimi giorni:
gastronomia, prodotti del territorio, vini, panettoni e pandori
artigianali. È questo il trend più significativo rilevato da
Confesercenti nella consueta indagine sui consumi in vista delle
imminenti festività. Più in generale, la spesa media è prevista
in leggero aumento: 235 euro rispetto ai 223 del 2023; nel
complesso, i piemontesi destineranno circa un miliardo e mezzo
delle loro tredicesime ai regali e alle spese legate alle feste.
"È il secondo anno consecutivo che si verifica un sia pur
limitato aumento nelle previsioni di spesa. Purtroppo, questi
numeri rappresentano un'eccezione: non più tardi di qualche
giorno fa, l'Istat ha certificato a ottobre un altro calo dei
consumi e nei primi dieci mesi del 2024 per gli esercizi di
vicinato la diminuzione è stata del -1,3%. Dunque, ben venga
questa piccola ripresa natalizia se, almeno in parte, riuscirà a
compensare l'innegabile ripiegamento dell'economia in questi
ultimi mesi dell'anno" dice Giancarlo Banchieri, presidente di
Confesercenti Piemonte
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