Poche luci e tante ombre nel nono
dossier sulle criticità strutturali e logistiche delle carceri
piemontesi, presentato questa mattina a Torino dal garante
regionale dei detenuti Bruno Mellano.
Sono 4.500 i detenuti presenti nelle 13 carceri piemontesi, a
fronte di 3979 posti. Il 43% dei ristretti sono stranieri. Ben
261 i posti detentivi temporaneamente non disponibili, spesso
per problemi strutturali degli edifici: la dimensione di un
carcere di media grandezza.
Nel 2024 sono stati 7 i detenuti che si sono tolti la vita in
Piemonte, in aumento rispetto al triennio precedente. In forte
crescita anche gli atti di autolesionismo, in parte tentativi di
suicidio sventati dalla polizia penitenziaria, e le aggressioni
al personale. Tra le criticità sottolineate dal dossier, oltre
ai problemi delle strutture e al sovraffollamento, la carenza di
personale e di mediatori culturali. In diverse carceri, però,
anche grazie alle segnalazioni puntuali dei garanti comunali,
nell'ultimo anno sono stati effettuati diversi lavori attesi da
tempo.
"Il Piemonte è l'unica regione con un garante in ogni città
sede di carcere - ha sottolineato Mellano - questa presenza ci
permette di segnalare tempestivamente i problemi e, in qualche
caso specifico, di ottenere dei risultati in termini di
interventi. Così è stato anche nell'ultimo anno, partendo da
quanto avevamo segnalato nel precedente dossier".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA