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Assolta per maltrattamenti maestra insegnerà con la porta aperta

Assolta per maltrattamenti maestra insegnerà con la porta aperta

A Torino, era stata denunciata dai genitori dei bambini

TORINO, 15 gennaio 2025, 10:32

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dopo due anni di processo e un'assoluzione dalle accuse di maltrattamenti, un'insegnante di Torino tornerà a lavorare in una scuola, ma i genitori di una terza elementare sono in rivolta e lei potrà fare lezione solo con la porta aperta.
    La vicenda è stata raccontata dal quotidiano La Stampa.
    Protagonista una maestra che, dopo le denunce per maltrattamenti aggravati sporte nei suoi confronti negli ultimi dieci anni dai genitori di 21 bambini, era stata arrestata. Processata e dopo la richiesta di condanna della procura a quattro anni, la donna è stata assolta il 12 dicembre scorso e può ora tornare nella scuola dove lavorava prima. Sulle chat dei genitori scatta così la rivolta, come riporta il quotidiano: "E ora come facciamo? Io tolgo mio figlio dalla scuola", scrivono. Si susseguono riunioni e richieste di incontri con la preside.Qualcuno telefona al provveditorato per segnalare la vicenda, altri scrivono direttamente in procura, al pm Giulia Rizzo, che aveva coordinato l'inchiesta. Poi arriva un messaggio nella chat di un genitore: "Lei potrà insegnare solo a determinate condizioni.
    Solo materie con poche ore. E con la porta aperta. Non potrà mai stare da sola con i bambini. Sarà sempre affiancata da un'altra docente".
    La maestra dice di essere serena: "L'ho sempre detto. Non ho mai fatto male a nessuno e sono vittima di qualcuno che ha architettato contro di me un complotto - racconta al quotidiano torinese - Torno a scuola perché è un mio diritto. E sono chiamata a farlo".
    "La scuola è quella di appartenenza. Torno lì in automatico perché sono la titolare di quella classe. Sono di ruolo", continua e dice di non essere spaventata a lavorare con le porte aperte. "Ho sempre lavorato con le porte aperte. Ed è una scelta di molte insegnanti. Non siamo chiusi in gabbia. Lo facciamo a tutela dei ragazzini. Sono serena perché non ho mai fatto nulla di male", conclude la maestra.
   

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