Lo stato di crisi economica, facilitazioni ai bandi, finanziamenti di filiera: dopo i comunicati ufficiali e il mail bombing alla Regione del 7 gennaio, alcune delle richieste degli Agricoltori autonomi italiani - di nuovo in presidio ad Alessandria, a un anno dal primo - vengono ribadite di persona.
Una cinquantina di trattori infatti è schierata da oggi in piazza d'Armi lungo viale Milite Ignoto.
Alcuni mezzi agricoli sono stati parcheggiati anche in
piazza della Libertà, davanti a Palazzo Ghilini, dove una
delegazione è stata ricevuta in Prefettura.
Un confronto cordiale per ribadire "le assurdità della
burocrazia per un agricoltore in un momento di crisi climatica
ed economica e sociale - si legge in un comunicato di Aai -
perché senza agricoltura i piccoli paesi muoiono e l'ambiente ne
risente". Poi fauna selvatica: "Fatto poco e male, i burocrati
non hanno le idee chiare. Sprecati 10 milioni per rete anti
cinghiali inutile". E il bilancio per il 2024 è di un'annata
disastrosa: "Lavoriamo notte, domenica e a Natale, perché tanti
lavori dipendono dal clima e questo gli amministratori non lo
capiscono".
Domani intanto "assedio" simbolico alle entrate di
Alessandria della città e presidio sempre in viale Milite
Ignoto. Annunciata la presenza di sindaci del Monferrato e della
Val Borbera, che sostengono la protesta. Giovedì 30 trattori in
movimento sulla tangenziale e verso il casello autostradale
Alessandria Ovest dell'A21.
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