Stagni bioingegnerizzati con sistemi di filtraggio dell'acqua piovana, alimentati da pannelli solari: è questo il primo progetto nato dal percorso educativo di Smily Academy.
Si chiama SolWater e darà accesso all'acqua potabile a 20mila persone delle tribù del Benin, in Africa, in particolare dell'area meridionale del Paese, Adjamé.
Formerà
inoltre, più di cinquanta giovani e donne locali per la gestione
autonoma della soluzione idrica, promuovendo così autonomia e
sostenibilità nel tempo.
SolWater nasce nel solco dei percorsi di formazione,
mentorship e co-progettazione sul campo di Smily Academy - la no
profit italiana fondata in collaborazione con il Forum Mondiale
delle Popolazioni Indigene sulla Giustizia Climatica - ed è
risultato vincitore del bando Youth4Climate dell'Agenzia Onu
United Nations Development Programme.
"Siamo orgogliosi di celebrare la Giornata Mondiale
dell'Acqua con il lancio di questo progetto innovativo" spiegano
Claudia Laricchia, presidente Smily Academy, e Rituraj Phukan,
co-fondatore e presidente del Forum. "SolWater incarna
perfettamente lo spirito della nostra Academy: creare alleanze
per il trasferimento di conoscenze, competenze e saggezza
indigena tra Paesi, come in questo caso India, Africa ed Europa.
Il nostro obiettivo è sviluppare soluzioni concrete e
sostenibili per affrontare sfide vitali come l'accesso all'acqua
pulita in contesti vulnerabili. In un mondo che sembra dividere
sempre più le persone, polverizzando la diversità, noi
proseguiamo nella direzione esattamente contraria e scegliamo il
dialogo, lo
scambio e la cooperazione".
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